Riqualificare casa: serramenti in legno, pvc o altro?
Nel riqualificare energeticamente un’abitazione occorre senz’altro prendere in considerazione la sostituzione dei serramenti. E qui si apre un mondo.
La prima domanda che sorge spontanea è: ne vale la pena? Assolutamente sì, la migliore combinazione struttura-vetro può abbattere la dispersione termica anche del 75%!
Chiarito questo punto, in questo articolo voglio concentrarmi sulla struttura dei serramenti.
E qui sorge in automatico la classica domanda: legno, PVC o accoppiato? La risposta in questo caso non è altrettanto univoca.
Il legno rappresenta un po’ “il classico” tra i materiali di fabbricazione di serramenti e infissi, e fino ad una ventina d’anni fa anche l’unico. Se pensiamo finestra pensiamo legno, sfido chiunque a dimostrarmi il contrario.
Negli ultimi anni però la tendenza è cambiata e al legno si sono affiancati PVC ed alluminio, e con le varie innovazioni la scelta non è più così scontata.
In questa disputa io che scrivo e quindi noi di Tecnoedil, siamo degli attori esterni, toccati solo indirettamente dall’argomento. Nel corso degli anni però attraverso le nostre ristrutturazioni e riqualificazioni di immobili, abbiamo avuto modo di sentire tutte le campane e di informarci a riguardo, e ad oggi possiamo affermare con una certa decisione che non c’è una scelta inequivocabilmente migliore dell’altra (come invece potrebbe essere per la vetratura). Ogni materiale ha le sue caratteristiche, i suoi pro ed i suoi contro, le sue applicazioni ideali. Vediamone insieme le particolarità…
LEGNO: potrebbe essere paragonato a Sofia Loren, quel fascino d’altri tempi, quella classe che non è moda.
Non è un caso che alcuni serramenti in PVC, o anche il trend moderno delle piastrelle ne imitino le finiture.
Partendo dalla materia prima che nei secoli è quella di sempre, le evoluzioni ci sono state anche per il legno. Nuove tecnologie di essiccazione, nuovi profili e nuove vernici hanno reso questo materiale ancora migliore. Un buon serramento in legno di oggi non si imbarca, resiste benissimo a tutti gli agenti atmosferici e richiede le prime ordinarie manutenzioni dopo circa 10-15 anni.
PVC: dopo anni di studi e di innovazioni tecnologiche il serramento in PVC rappresenta ad oggi un’ottima alternativa al legno e a livello di isolamento ne è addirittura migliore. Un prodotto in PVC di qualità non scolora né si secca nel tempo. Al contrario di quanto molti pensino però, un ottimo serramento in PVC italiano o tedesco non è meno (o molto meno) costoso di un ottimo serramento in legno. Ovviamente se ci si orienta su un prodotto di origine Est Europa si può scendere di costo, ma anche di qualità. Infine, per chi volesse le prestazioni del PVC con l’aspetto del legno, esistono ad oggi delle finiture davvero molto fedeli al legno vero pur mantenendo la struttura in PVC.
ACCOPPIATI: per chi volesse combinare estetica classica a durabilità massima, esistono oggi delle strutture “accoppiate” che permettono di avere all’interno il calore tipico del legno e all’esterno un materiale dalla durata eccezionale come l’alluminio. In questo caso i costi lievitano un po’ ed è bene valutare se il sovrapprezzo sia ragionevolmente in linea con il resto del progetto.
Va detto poi che ogni serramento di qualsiasi materiale e fattura dovrebbe essere completo di relativo certificato di qualità, con tanto di valori prestazionali.
Come sostengo sempre, quando ti trovi di fronte ad una scelta importante come questa è bene confrontarsi con diverse figure, in questo caso con i produttori di tutti e tre i diversi sistemi. Dopo che avrai sentito tutte le campane e sarai in possesso di tutti i dati utili, sarai senz’altro in grado di fare la scelta più adatta alle tue esigenze.